Le Driadi di Margherita Calefati sono piccole creature scolpite in terracotta, spiriti silenziosi che abitano il verde. Nascono per fondersi tra le foglie, i rami, le pieghe del giardino: non si mostrano subito, ma appaiono solo quando un soffio di vento le sveglia, quando la luce cambia e l’occhio si fa attento.
Non sono statue, ma presenze sottili — frammenti di un mondo invisibile che si rivela per un attimo e poi si ritrae. Con i loro volti sbozzati, le espressioni in bilico tra il sogno e la memoria, le Driadi custodiscono l’anima vegetale dello spazio esterno. Abitano siepi, muretti, cortecce: osservano in silenzio e invitano alla meraviglia.
Ogni Driade è unica, modellata a mano, con tratti imperfetti e vivi, segnata dal contatto con la terra e dal respiro dell’aria. Sono figure effimere e potenti, che trasformano il giardino in un luogo incantato — uno spazio dove la natura non è sfondo, ma personaggio.
Fanno parte della collezione Anima Domus, dove ogni creazione è un ponte tra l’umano e il selvatico, tra la casa e la foresta interiore. Le Driadi non si impongono: si lasciano trovare, sussurrano storie antiche e invitano a rallentare, osservare, ascoltare.