
Puglia Bianca Arte | Facce Cotte
Volti che raccontano l’anima, scolpiti nella terra
Le Facce Cotte di Margherita Calefati sono molto più che semplici sculture: sono anime in terracotta, ritratti interiori che nascono dal silenzio e si offrono al mondo come specchi emotivi, fragili e potenti. Ogni volto è modellato a mano con un gesto lento e rituale, scavato nella materia con rispetto, come se fosse un reperto affiorato dalla memoria collettiva.
Margherita non cerca la perfezione, ma la verità. Le sue maschere non sono una barriera, ma un passaggio: non nascondono, rivelano. Attraverso tratti essenziali, rughe appena accennate, occhi chiusi o sguardi che non cercano conferme, queste facce ci parlano di radici profonde, identità non urlate, emozioni sospese nel tempo.
Sono volti arcaici e poetici, capaci di abitare lo spazio con una presenza discreta ma intensa. Ognuno porta con sé un’emozione, un pensiero, una ferita o una gioia antica. A volte ricordano le divinità mediterranee, a volte volti incontrati in sogno, altre volte sembrano appartenere a un popolo senza tempo, fatto di donne e uomini che hanno vissuto, amato, perduto e sperato — come noi.
Con uno stile minimale ma profondamente evocativo, Margherita Calefati plasma queste presenze con lo stesso sguardo con cui si ascolta una storia sussurrata: con rispetto, con tenerezza, con il desiderio di far emergere ciò che di solito resta nascosto.
Le Facce Cotte trovano spazio sulle pareti, ma anche dentro chi le guarda. Entrano nelle case come portali emotivi, piccoli altari domestici dove la materia racconta lo spirito. Sono sculture che curano, che osservano, che ricordano — senza bisogno di parole.
In un mondo che corre e grida, queste facce stanno ferme. E parlano.
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